Cari concittadini,
stiamo vivendo una emergenza sanitaria assai grave, la mancanza di medici di base sta creando gravi conseguenze tra i cittadini che vedono negato il diritto alla salute, sancito dalla costituzione. 
Da tempo il sottoscritto, insieme alla Amministrazione tutta, si è   fatto carico del problema cercando di contribuire a fornire soluzioni concrete, molte sono state le iniziative messe in essere per sensibilizzare le autorità competenti, insieme agli altri sindaci e comitati di cittadini.
 Anche questa mattina come presidente del Comitato di Distretto Sanitario di Oristano, insieme ai colleghi di Ales Terralba, di Ghilarza e al sindaco di Oristano, ho firmato e consegnato al Signor Prefetto un documento che impegni il rappresentante dello Stato ad adoperarsi per garantire la salute dei cittadini.
Insieme al Direttore della ASL di Oristano abbiamo condiviso misure tampone per arginare questo fenomeno collaborando nella predisposizione di ambulatori dedicati ai cittadini privi di medico di fiducia che sono stati chiamati ASCOT.
Con l’arrivo del nuovo anno, a livello di Assessorato Regionale, sono state necessarie attivare procedure amministrative e cercati fondi per poter permettere il proseguo degli ambulatori, purtroppo le lungaggini burocratiche hanno contribuito a generare sfiducia da parte dei medici, che, in alcuni casi, hanno rinunciato all’incarico, che ricordo è su base volontaria.
L’ASCOT di San Vero Milis aperto tre volte la settimana ha visto, questa settimana, la chiusura di due giorni dovuta alla rinuncia di un medico e alla indisponibilità per malattia dell’altra. Appena ricevuta la comunicazione, ho sollecitato la direzione della ASL che subito ha trovato il sostituto che presterà servizio dalla settimana prossima, ogni martedì dalle 8.00 alle 13.00, restano invariati gli altri orari di apertura.
Insieme dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla necessità di garantire la salute come bene primario e irrinunciabile che deve essere assicurata dal servizio pubblico attraverso le proprie articolazioni.
Un caro saluto 
Il Sindaco