Fascia costiera alta

Ultima modifica 7 dicembre 2021

Antica isola, il Capo mannu, si erge sul mare con alte falesie (51 metri sul livello del mare) ed è unita alla terraferma da sottili cordoni sabbiosi, che formano gli stagni temporanei di sa Salìna manna, sa Marigòsa, sa Mesa longa. Geologicamente è costituito dalla cosidetta formazione di Capo mannu, caratterizzata da dune fossili composte da arenarie formate in prevalenza da resti organici (foraminiferi).

Sebbene buona parte del Capo sia attualmente destinata a coltivazione cerealicola, nelle zone di falesia e presso il faro residuano alcuni tratti di macchia bassa e gariga costiera di rilevante interesse botanico. Tra le specie di rilevanza nazionale va segnalata la presenza, come relitto, di una rara cistacea la Helianthemum caput-felis Boiss, presente in Italia unicamente nel Sinis settentrionale, con particolare frequenza nel Capo mannu, sul margine superiore delle falesie. Di estrema rilevanza la presenza inoltre di vari endemismi.

Il Capo è zona di passaggio per uccelli migratori (in particolare Berte maggiori e minori) e nidificanti (in particolare rapaci). Nel 1986, l'istituzione del Museo Civico ha portato all'individuazione del Capo mannu e del faro in esso presente, come sede della Sezione Naturalistica, con annesso Parco.


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